La valle suite | Cariati
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CARIATI

Ricca di arte e di storia, Cariati si specchia nelle leggendarie acque del mar Jonio. Il caratteristico Centro Storico, dalle tortuose stradine, conserva ancora l’aspetto di una fortificazione medioevale, con una inconfondibile ed intatta cinta muraria, composta da otto torri affacciate proprio sul mare. Tutto questo rende Cariati una cittadina di ineguagliabile bellezza.Il tempo di una breve passeggiata a piedi, durante la quale è possibile ammirare stupendi scorci panoramici e lo scenario è già mutato: dalla suggestione dell’incantevole cornice del borgo antico, si passa all’atmosfera più vivace, più variegata del borgo marittimo.

Cariati è un paese di antica tradizione marinara. Nel porto locale si può acquistare il pesce fresco direttamente dai numerosi pescherecci di ritorno dalla pesca. Le spiagge incontaminate, il mare cristallino, il sole … sono gli ingredienti per giornate davvero indimenticabili.Così descrive Cariati un turista illustre dell’Ottocento: lo scrittore napoletano Cesare Malpiga (1804-1852) che visitò la cittadina ionica nel 1846 soggiornandovi per un breve periodo:”Una piccola città a cavaliere di un colle, divisa in due da una strada, fiancheggiata da altri viottoli, con un Vescovado, un Seminario e gli avanzi di un castello, gaia anziché no, signoreggiante il mare, signoreggiata dai venti, antica e chiara nella storia dei bassi tempi, famosa per il passaggio degli uccelli, abitata da cittadini cortesi, tranquilli e operosi, silente pittoresca.”

  

STORIA

Situata sulla fascia costiera della Calabria Jonica, a metà strada da Sibari e Crotone, Cariati è un centro turistico-balneare, agricolo e peschereccio tra i più importanti della regione. Il paese con il suo inconfondibile aspetto di borgo medievale fortificato, vanta un importante passato. E’ stato abitato fin da tempi antichissimi, come risale da alcune importanti scoperte archeologiche effettuate agli inizi del ‘900, tra cui si segnala quella relativa alla cosiddetta “Tomba Brettia”. Colonia della Magna Grecia, e successivamente conquista romana, la città sorse come luogo strategico fortificato, situato su una collina in vista del mare, in età bizantina. Diventa contea in epoca normanna e successivamente principato (1565), Cariati fu soggetta a varie signorie. Vi si alternarono i Ruffo, i Riario, i Sanseverino, i Coppola, i Borgia e in ultimo (1505) gli Spinelli, potente famiglia dell’aristocrazia napoletana, Principi di Cariati dal 1565 fino a tutto l’800. Nel 1437, mentre si trovava sotto la signoria dei Ruffo, Cariati fu elevata a sede vescovile e tale titolo conserva ancora oggi. Fra i suoi vescovi più importanti si ricordano Francesco Conzaga (1633-1657), che promosse la costruzione del Palazzo Vescovile e del Seminario, e Nicola Golia (1839-1873) che nel 1857 riconsacrò la Cattedrale di origine quattrocentesca, da lui fatta completamente ricostruire in stile neoclassico. La prima metà del ‘500 fece registrare ripetuti attacchi e devastazioni da parte di pirati turchi che infestavano allora il Mediterraneo. Nel 1544 il corsaro Kaireddin Barbarossa la distrusse quasi completamente e ne fece prigioniera gran parte della popolazione, compreso il vescovo Giovanni Carnuto. Nel ‘600 la città si riprese dalle devastazioni turche e vide rinnovarsi quasi tutto il suo tessuto urbano. Tra il 1806 eril 1815, nel cosiddetto decennio francese, Cariati conobbe le conseguenze negative del brigantaggio, essendo stata scelta come quartiere generale delle sue imprese banditesche dal re Coremme, uno dei peggiori briganti dell’epoca. La città fu assediata due volte dai Francesi, decisi a scovare ed annientare la banda del brigante filo borbonico. Nei primi decenni dell’Unità risentì, come molte comunità analoghe, dei problemi economici e sociali che caratterizzarono il Mezzogiorno d’Italia. Con il completamento della costruzione del tratto ferroviario Taranto-Reggio Calabria, si spezzò finalmente il suo secolare isolamento e la comunità locale si avvantaggiò di facili collegamenti con Napoli, Roma ed il resto d’Italia. In questi ultimi anni Cariati è sempre andata più caratterizzandosi come centro turistico-balneare di un certo livello. Attualmente dispone di una non comune infrastruttura turistica: un porto con caratteristiche adeguate al turismo nautico e all’approdo di battelli da diporto, utilizzato anche come rifugio per le barche dei numerosi pescatori locali.

COSA VISITARE:

Il Borgo

Uno dei borghi più belli della Calabria dista poche centinaia di metri dalla marina. Questo borgo è accessibile da più punti ma l’attuale accesso principale rimane Porta Pia. Il primo nucleo dell’attuale centro storico sorse come luogo strategico fortificato in età bizantina fra il IX e X secolo. La poderosa cinta muraria del borgo fu fortificata quando la cittadina era un feudo della famiglia Ruffo. La lunghezza completa del perimetro è di circa un chilometro inframmezzata da otto torri.

Porta Pia (o Porta Nuova) e Corso XX settembre

Ingresso principale al Borgo Medievale Porta Pia
Corso XX settembre: appena entrati dall’ingresso principale si ha la sensazione di trovarsi in un vero borgo medioevale. Subito dopo l’ingresso si trova il Palazzo del Seminario, costruito nella prima metà del Seicento. Continuando per Corso XX settembre (una volta via Duomo) si trova prima la Cattedrale di San Michele Arcangelo e, subito dopo, il Palazzo Vescovile. Di fronte al Palazzo vescovile è situata la piazza del Borgo (Piazza Plebiscito) dove è possibile scorgere la torre campanaria con un orologio, costruita nel 1904.

Cattedrale

La Cupola della Cattedrale di S. Michele Arcangelo costruita nel 400, fu riedificata, sotto l’Episcopato di mons. Nicola Golia nel 1857 dall’arcè Carmine Ruggiero. L’esterno è composto da un porticato da dove si erge la Torre campanaria costruita successivamente.
La cupola è rivestita con mattonelle di maiolica policrome. L’interno è strutturato in tre navate divise da serie di massicce colonne ioniche disposte in coppia.

Tomba Bretia (c.a. IV-III sec. a.C.)

Si tratta di una tomba di tipo a ” grotticella artificiale “, sita su una collina a ridosso del mare (caratteristica costante degli insediamenti e dei contesti funerari di questa zona, anche nei periodi storici precedenti). È ubicata in località Salto ed è facilmente raggiungibile dalla statale 106. Si tratta molto probabilmente della tomba di un guerriero bretio risalente più o meno al IV-III secolo a.C. La tomba è a pianta rettangolare, dipinta. All’interno sono stati ritrovati numerosi oggetti, molto probabilmente appartenuti al “guerriero”. Si tratta di corazze, cinturoni, vasellami decorati e altre suppellettili tipici del corredo funerario. Gli oggetti attualmente sono custoditi nel Museo di Sibari dove è possibile ammirarli.
Chiesa degli Osservanti (1441 d.C.)

È il monumento più interessante di Cariati. Costruito nel XV secolo per volere di Bonaccorso Caponsacco. Dista poche centinaia di metri dalle mure del Borgo. È un’opera monastica in stile “tardo-gotico”, costituita da un’abside quadrangolare ancora ben conservata.
Il portale è a forma ogivale in pietra e la cupola a costoloni rivestiti con mattonelle di maiolica policrome. Sia a livello artistico che storico è un’opera di grande importanza regionale.

IL MARE:

Dal Nord al Sud di Cariati in sette chilometri di costa, puoi tuffarti in un mare di spiagge uniche e tutte da scoprire. Dalle spiaggie incontaminate a quelle più affollate è questo quella che troverai a Cariati…quì tutto ha qualcosa da raccontare ed un mare da ricordare. Le spiagge di Cariati sono pronte a coccolarti di onde leggere. Sogna un mare dove tuffarti senza pensieri. Sogna una sabbia chiara e leggera, che ti solleva l’anima. Sogna di rilassarti sotto un sole amico.Ora puoi scegliere se continuare a sognare, oppure se vivere un sogno.

Cariati si distingue per il suo splendido Mare e le sue spiaggia a prova di bimbo, ne sono testimoni la Bandiera verde 2010, riconoscimento dei pediatri italiani per spiagge incontaminate e a tutta natura, ideali per grandi e piccini; altra testimonianza è la Bandiera Blu 2009/2010/2011/2012 sinonimo di qualità delle acque di balneazione.